
I bonus edilizi sono uno strumento di lavoro formidabile per energizzare il settore edilizio e per combattere il lavoro nero, favoriscono inoltre la valorizzazione dei territori e ci fanno procedere verso la strada di un migliore approccio al tema energetico.
Fino qui, tutto ok. Come ogni strumento di lavoro, però, deve essere costruito in modo idoneo, altrimenti lo strumento poi risulta di difficile utilizzo.
Considerato che la legge che regolamenta i bonus edilizi ha subito 40 modifiche in 4 anni e mezzo e continua a produrne, non possiamo dire di avere a disposizione un solido strumento ma uno strumento oscillante che si modifica continuamente ed è di interpretazione complicata.

Vediamo allo stato attuale, siamo a settembre 2025, quali sono i punti di riferimento normativo (Legge di Bilancio 2025) per il bonus ristrutturazione:
Per le prime case la detrazione è del 50% per tutto il 2025, con un tetto di spesa di 96.000 euro. Nel 2026 e 2027, l’aliquota scenderà al 36%, mantenendo lo stesso limite di spesa. (La speranza delle Associazioni di Categoria e anche quella dei cittadini, è che venga presa decisione di mantenere la stessa aliquota anche per il 2026)
Per le abitazioni diverse dalla principale, la detrazione è del 36% nel 2025, con un tetto di spesa di 96.000 euro. Nel 2026 e 2027 l’aliquota scenderà al 30%, mantenendo lo stesso limite di spesa.
Gli interventi che possono beneficiare del bonus ristrutturazione includono manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia. Sulle parti comuni degli edifici residenziali si possono effettuare anche lavori di manutenzione ordinaria e strutturali volti a migliorare la qualità abitativa dell’immobile.

Altre novità per il 2025:
Ecobonus: per interventi di riqualificazione energetica sulla prima casa, la detrazione sarà del 50% nel 2025 e del 36% nel 2026 e 2027. Per le seconde case l’aliquota è del 36% nel 2025 e del 30% negli anni successivi.
Superbonus: per i condomini l’aliquota è scesa al 65% nel 2025. Per beneficiare del Superbonus al 65% è necessario aver presentato la CILA-S entro il 15 ottobre 2024.
Bonus Mobili: confermato anche per il 2025, con aliquota di detrazione che rimane al 50% e tetto massimo di spesa fissato a 5.000 euro.
Bonus Verde: non è stata prevista una proroga per il 2025, pertanto il bonus è scaduto il 31 dicembre 2024.
Per usufruire delle detrazioni si deve effettuare bonifico parlante (il bonifico parlante è un tipo di trasferimento bancario che, oltre alle normali informazioni, include dati aggiuntivi per garantire la tracciabilità e l’imputazione fiscale di spese che danno diritto a detrazioni fiscali. Per essere parlante, deve contenere la causale dettagliata con riferimento alla normativa fiscale, codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario del pagamento) – Comunicazione ENEA per gli interventi energetici (è adempimento obbligatorio che va inviato entro 90 giorni dalla fine dei lavori relativi a interventi di efficientamento energetico. L’invio, che avviene tramite il portale detrazionifiscali.enea.it, permette all’ENEA – Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile, di monitorare e valutare il risparmio energetico dagli interventi incentivati – Detrazione in dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Redditi PF o ex modello Unico). La detrazione si effettua in 10 anni.

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